Unspeakably unique, thundering quite, magically real, this is the Jungle, my Jungle, my Nature where I was creeping, I was tearing of joy, I was feeling alive as never been in my life in this timeless Nirvana!
Usually you would walk every day from 7:00 until 14:30/15:00, it means from 7 to 8 hours lunch and countless pauses to regain strength and stamina included.
The pace would be around 1km/h (stops included), so the covered distance would not be so much, but 1 km in the rain forest is like 10 km in our forest… just to understand better please go to day 5 of the trekking report.
Along the path everything is slippery, the rocks in the rivers, the green moss on rocks and trunks, the omnipresent roots and mud… in one word, everything!
Furthermore there are uprooted trees all over your path, and sometimes they are the path itself… It means that you should pay attention every single minute, and have the highest carefulness: before moving one foot you should be sure as eggs is eggs that your other foot is steady (as far as possible) and that the roots, the trees or whatever you are grabbing is well fastened!
The running, especially after one whole night of rain, could be murderously energetic, so grab whatever you can, lianas, porters (if they could be on their feet…) and try, whenever is possible, to have your feet on the sand, that increase your grip.
Less is better! At the end you would anyhow stink!
Really important is to cram everything inside waterproof sack!
In the following list what I guess that is a must to have with the brand name and the weight. If you would click on the brand name, you would be redirect to the website.
All the rest in my opinion is not needed!
If you´d like to discuss your luggage or to leave some advice, feel free to contact me.
#
Inside the bag
weight [g]
10,2kg
What
Brand
2
1
154
154
Trousers
Montura
2
1
125
125
Tshirt longleaves
Montura
2
1
54
54
Technical long sock
Xsocks
1
0
150
0
Sunglasses
Rayban
1
1
75
75
Hat
3
2
21
42
Slip
La Perla
1
1
125
125
Pijama
Von Nina C
1
1
220
220
Camel Bag
Deuter
1
1
250
250
Icebreaker long sleeve 250
Icebreaker
2,5
2,5
1000
2500
Water
–
1
1
145
145
N-rit SuperLight Towel
N-rit
1
1
80
80
Swimsuite
Speedo
1
1
146
146
Flip flop
Teva
1
1
150
150
Frontal torch 300Lumen with 3 Batteries
Black Diamond
1
1
22
22
Soap leaves
Sea to Summit
1
1
500
500
sleeping bag
Decathlon
1
1
100
100
Sacco lenzuolo
Decathlon
1
1
650
650
mosquito net structured or inner layer of tend
Marmot
1
1
940
940
Selfinflatable mattress
Thermarest
1
1
300
300
Yoga Matte Thermarest
Thermarest
7
7
30
210
Waterproof bags
Sea to Summit
1
1
50
50
Bandana
–
1
1
62
62
Pillow
1
0
430
0
Trekking stick
1
1
33
33
Space blanket
Decathlon
1
1
282
282
Camera
Lumix
1
1
40
40
Substitute batterie for Camera
Lumix
1
1
320
320
Gopro with 2 Batteries
Gopro
1
1
348
348
Akku USB
1
1
120
120
Cables (Iphone, macchina fotografica, gopro)
–
1
1
1500
1500
Backpack
Deuter
1
1
683
683
Medicines
–
Some more information about the things to take:
For me it always cold during the night. I do say that I use the sleeping bag just only twice around mount Muller. In case you could bring 1 more long sleeve shirt and trousers against cold.
I do prefer to have the inner layer of the tent or a structured mosquito. It would weight more, for sure, but at least you will not lose every night minimum 30 minutes to place it and 30 minutes to remove it and you would be protect 100%
Yoga mat and self-inflate mat are in my opinion essential:
In the boat the yoga mat will help you to seat in a comfortable way everywhere
In the jungle, the yoga mat will help you not to thorn the self-inflate mat because of roots, stones and whatever
In the jungle with both you could sleep. Please remember that the terrain will never be flat and there would always be stones, root and fragmented part of trees
Durata del tragitto, 3/4 ore. Interessanti scorci lungo la strada
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Mahakham River
Purtroppo non avevo molti giorni a disposizione, solo 18 giorni compresi i voli, quindi sono andata direttamente a Tiong Ohang, visitando solo di sfuggita lo splendido Mahakam River.
Ho preso una long boat fino a Tering e una spead boat da Tering a Long Bagun. Ho avuto modo di conoscere ed intrattenermi con la gente del luogo. Durata totale 2 giorni (3 se li fate tutti in long boat)
Da Long Bagun a Tiong Ohang sono 5/6 ore di speed boat fra le rapide. Parte solo dopo aver raccimolato minimo 20.000.000 IDR. Noi eravamo in 32 là sopra… Mi chiedo ancora adesso come abbiamo fatto a starci!!! A seconda delle condizioni del fiume, potrebbero farvi scendere prima delle rapide e farvi risalire a monte. Questa cautela è data anche dal fatto che sono morti una turista tedesca, la sua guida e 3 locali a causa di una falsa manovra della barca. QUINDI, SCENDETE SE NECESSARIO!
Da Tiong Ohang all´inizio del trek
La vostra guida organizzerá una canoa motorizzata che con 3 ore di navigazione vi porterà direttamente all´inizio del trek nell´ora più calda della giornata. Il paesaggio è molto belle e ovviamente anche qui ci sono delle splendide rapide
Cross Borneo trek day by day:
Indicativamente si cammina ogni giorno dalle 7:00 alle 14:30/15:00, quindi dalle 7 alle 8 ore compresa la pausa per il pranzo e le innumerevoli pause per recuperare fiato e forze.
L´andatura media è di 1km/h, quindi i km percorsi alla fine non sono tantissimi, anche se 1km nella foresta pluviale può essere anche come 10 nel nostro bosco… per capire meglio, si veda il giorno 5.
Lungo il percorso tutto è scivoloso, dalle rocce dei fiumi fino, al muschio verde che ricopre le pietre e i tronchi, fino alle radici e al fango che si trova ovunque. Inoltre ci sono rami e alberi completamente divelti, riversi sul percorso, diventando alla fine parte integrante del tragitto.
Bisogna sempre fare estrema attenzione prima di sposare un piede, che l´altro sia ben saldo (per quanto possibile sia) e che le radici, i tronchi e gli alberi a cui ci si aggrappa, siano ben ancorati.
La corrente dei fiumi, soprattutto dopo una notte di piogge, può essere spaventosamente forte, quindi aggrappatevi a liane o ai portatori (se riescono a stare in piedi) e cercate anche qui, quando possibile, la sabbiolina che fa più presa.
Però si viene ripagati da una natura incontaminata, da vivere con tutti i sensi, all’interno della quale ci si sente vivi, liberi e un tutt’uno con essa. Indescrivibilmente magica, da far accapponare la pelle e far piangere dalla felicità di essere in questo luogo in cui il tempo non solo sembra che si sia fermato, ma che addirittura non esista!
Lo rifarei domani!
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MUARA HUBUNG – ATIKOP HILL – MUARA SAITE – poco impegnativo
L´inizio è già interessante… Una ripida salita, di fango, resa meno scivolosa da radici sparse qui e là. Poi si continua fra la foresta secondaria per arrivare al fiume dove si campeggerà sotto il classico tendone blu
2. MUARA SAITE – SUNGAI BEKANA – ARINGE – poco impegnativo
Si snoda per la foresta addentrandosi sempre di più. È per lo più pianeggiante, il percorso è abbastanza segnato e non presenta difficoltà estreme. Unico passaggio che richiede attenzione è la parete di rocce scivolose prima della lapide del ragazzo olandese morto in questo punto.
3. ARINGE – MULLER RANGE – impegnativo
Si parte per la salita ai monti Müller, per campeggiare vicino al confine fra ovest e est. La salita è molto impegnativa, in alcuni punti dovrete letteralmente arrampicarvi facendo uso delle radici o qualunque altra cosa troviate a vostra disposizione. In circa 2km, salirete di 600m… senza contare i sali e scendi vari…
Per parafrasare i nostri commenti, è come trovarsi sulla parete nord dell´Eiger, cosparsa di fango e radici, in cui gli alberi sono attaccati con lo sputo e sfidano la forza di gravità.
Quando arriverete in cima, troverete sicuramente la splendida e immancabile nebbiolina tipica della foresta pluviale. Le sanguisughe abbondano, ma gli scorci e la vegetazione indescrivibilmente bella.
4. MULLER RANGE – SUNGAI SABANG – Molto impegnativo
La discesa risulta essere più breve della salita, ma nel primo pezzo comunque impegnativa. Si iniziano a guadare fiumi con corrente di intensità via via più elevata, ci sono pezzi in cui ci si deve arrampicare o scendere con uso di liane o corde.
5. SUNGAI SABANG – BUNGAN LEA – estremo
Questi sono stati i 3km più lunghi, intensi e pericolosi di tutta la mia vita. Il fiume era in piena e lo abbiamo attraversato penso attorno alle 50 volte, attraversando frane e cercando alla bell´e meglio l´equilibrio e un sentiero nemmeno abbozzato sulle sponde scoscese che si gettavano nel fiume dalla corrente torrenziale.
Tronchi e rami ovunque, smottamenti, terreno che cedeva, rocce, sali e scendi continui e alle volte estremi, liane, corde, radici a cui aggrapparsi, il tutto scivolosissimo; tutto questo perché la corrente non ci ha consentito di utilizzare il percorso naturale… il fiume!
Un´avventura degna di questo nome, ma molto molto bella e intensa, seppur estremamente pericolosa.
6. BUNGAN LEA – BRAKAN – Molto impegnativo
Simile al giorno precedente, ma meno intenso, grazie al fatto che non ha più piovuto e che quindi abbiamo potuto utilizzare per lo piú il percorso originale. Alcune frane e alcuni tronchi lungo il tragitto. Brakan è un villaggio di minatori nel quale potrete comprare alcuni generi di conforto, quali sigarette, zucchero, riso.
7. BRAKAN – SUNGAI BULIT – DATAH OPET – poco impegnativo
Trekking semplice rispetto agli altri giorni e abbastanza pianeggiante, su foglie, fango e tronchi. Anche qui ci sono alcune difficoltà, ma dopo tutto l’allenamento dei giorni precedenti, è stata quasi una passeggiata.
Abbiamo visto la prima grotta.
Ci siamo accampati poco prima della salita dell’ultimo giorno.
8. DATAH OPET – BURU HONGKANE – TANJUNG LOKANG VILLAGE, impegnativo
La salita è davvero impegnativa, ma non come quella dei Müller. Si snoda tutta a fianco a grotte splendide, ma visitabili solo con un permesso speciale governativo, visto che la gente del luogo vive sui nidi di rondine raccolti in queste grotte.
In cima c´è una grotta immensa, splendida, dove ci sono tumulate anche delle persone.
Nella discesa abbiamo trovato un groviglio di tronchi e rami molto impegnativo, per poi uscire su una foresta di felci e arrivare a Tanjung Lokang.
Da Tanjung Lokang a Pontianak
Da Tanjung Lokang a Putussibau
Tanjung Lokang è una “strada” se cosí la possiamo chiamare, con case di legno da una parte e la riva che scende verso il fiume dall´altra. Non penso sia più lungo di 700m… Da qui l´unico mezzo per raggiungere Putussibau, è prendere una canoa motorizzata, passare numerose rapide e godersi il panorama per 7/8 ore, a seconda della difficoltà delle rapide e della corrente. Il paese è noto per cercare di “pelare” i turisti sul prezzo della barca… essendo l´unico mezzo e dovendo voi prendere un aereo… All´ingresso dell’unica Longhouse per turisti, troverete affissi i prezzi concordati, 6.500.000 IDR per la barca totale (massimo 10pax). Indicativamente vi può anche non interessare, ma siate sicuri di averla compresa nel prezzo.
Putussibau – Pontianak
Noi abbiamo preso un volo della Garuda. La durata approssimativa è di 45 minuti; dall’alto si capisce chiaramente lo stato avanzato della deforestazione
Tra poco si parte!!! Primo volo verso il cuore del Kalimantan, il Borneo indonesiano.
Non sarà un viaggio comodo, sicuramente, ma ci permetterà di entrare in stretto contatto con la foresta primitiva e con popolazioni di Dayak non abituate al turismo.
Siamo 2 viaggiatori in tutto, io e un amico che viaggia in incognito e che da qui in avanti chiamerò Dominus Trium Subligarium o DTS; man mano che procederemo nel viaggio, anche le sole 3 mutande che si è voluto portare per ridurre il peso al minimo, prenderanno vita e avranno un nome e, se sopravvivranno, scriveranno anche un articolo…
In loco, per la precisione a Balikpapan, incontreremo Datu Bambang e per il trekking si uniranno 3 portatori. In totale quindi saremo 9, 6 umani e 3 mutante viventi.
Il nostro viaggio, conosciuto da quei pochi che ne hanno sentito parlare come Cross Borneo, è una grande avventura a stretto contatto con la foresta pluviale incontaminata, in una delle isole piú selvagge della terra. È un viaggio impegnativo, che segue la Old Dayak Punan Route, percorso seguito anche da Georg Muller nel 1825 e dall´esploratore tedesco Anthony Schwaner fra il 1843 e il 1848, attraversando il Kalimantan da est a ovest, per strade, terreni accidentati, fango, montagne ripide, fiumi, torrenti, rapide, all´interno della foresta primaria.
Inizieremo la nostra avventura a Balikpapan e ripartiremo da Putussibau. Questo il nostro itinerario di massima:
ITINERARIO:
13/04/17
Francoforte – Singapore
14/04/17
Singapore
15/04/17
Singapore – Jakarta – Balikpapan – Samarinda
16/04/17
Samarinda – LONG BAGUN (3 giorni in barca)
17/04/17
barca
18/04/17
ARRIVO IN LONG BAGUN
19/04/17
LONG BANGUN – TIONG OHANG
20/04/17
TIONG OHANG – MUARA HUBUNG – ATIKOP HILL – MUARA SAITE
21/04/17
MUARA SAITE – SUNGAI BEKANA – ARINGE
22/04/17
ARINGE – MULLER RANGE
23/04/17
MULLER RANGE – SUNGAI SABANG
24/04/17
SUNGAI SABANG – BUNGAN LEA
25/04/17
BUNGAN LEA – BRAKAN
26/04/17
BRAKAN – SUNGAI BULIT – DATAH OPET
27/04/17
DATAH OPET – BURU HONGKANE – TANJUNG LOKANG VILLAGE
28/04/17
TANJUNG LOKANG VILLAGE
29/04/17
TANJUNG LOKANG – NANGA LAMPUNG – KAPUAS RIVER – PUTUSSIBAU