Un uomo esce di casa e inizia una diretta Facebook per andare all´interno di un luogo di culto ad uccidere delle persone…
Sembra tratto da un videogioco tipo Carmageddon o l’inizio di uno di quei thriller nemmeno tanto psicologici, ma sicuramente non un episodio della vita reale…
Prendo l’attentato di Christchurch solo come un esempio su molti…
Non voglio soffermarmi sul perché, sul manifesto dell’attentatore, sui suoi futuri target… Non dico che non siano importanti, dico solo che questo, come tutti gli altri attentati, e come tutte le azioni e i commenti che disprezzano una determinata caratteristica del genere umano, hanno come comune denominatore l’odioso “noi” “loro”, uno state of mind completamente sbagliato, che fa erroneamente pensare di appartenere quasi a specie diverse e che soprattutto ci deruba di quello che dovrebbe sempre accompagnarci e che è quanto di più prezioso abbiamo: l’umanità.
Io, noi tutti, siamo in primis essere umani, e poi ci decliniamo in un splendide differenti sfaccettature, che rendono ognuno di noi unico nel suo genere e di conseguenza importante e prezioso per la continuità e l’evoluzione del genere umano. Madre Natura ha creato la biodiversità per ipotecare la sopravvivenza, e noi siamo all’interno di questo incredibile progetto e la nostra diversitá, è la stessa ricchezza che ci ha permesso di arrivare fino ad oggi…
Siamo donne, uomini, bambini, bianchi, gialli, rossi, grassi, magri, sportivi, belli, brutti, alti, bassi, con gli occhi di tante diverse sfumature, operai, medici, scrittori, stilisti, mulatti, asiatici, africani, attivisti, pantofolai, amanti dei cani, benestanti, acculturati, e così via…
Pensate a quanti splendidi aggettivi servirebbero per descrivervi completamente e poi pensate quanti altri, magari anche completamente discordanti con i vostri, servirebbero per descrivere la persona che più stimate o amate o quanti ne trovereste di simili con colui che non vi piace.
Nessuno di noi è solo un aggettivo, e lo stesso aggettivo non può descriverci esaustivamente in ogni momento della nostra vita, perché ci evolviamo, cambiamo a seconda delle esperienze che facciamo. Nessuno di noi può essere descritto in ogni momento con quanto possiede…
Ma TUTTI, proprio tutti, sempre e comunque, in ogni momento della nostra esistenza possiamo essere descritti come essere umani… Umani appunto.
E tutti abbiamo contribuito ad essere quello che siamo in questo mondo, e a quello che diverremo. Ognuno di noi, ognuno, è un pezzo fondamentale del puzzle che è l’esistenza umana.
Quando ci dividiamo in “noi” e “loro”, non facciamo null’altro che negare una parte di questa umanità, cerchiamo di soffocare e di omologare tutto ad uno standard, blocchiamo il divenire, il trasformarsi… Non lo accettiamo.
Ma è quanto di più stupido si possa fare, perché è come non accettare di avere un dito indice, solo perché non è un dito medio o non accettare che le nostre gambe si allunghino quando stiamo diventando adulti…
“Son membra d’un corpo solo i figli di Adamo, da un’unica essenza quel giorno creati. E se uno tra essi a sventura conduca il destino, per le altre membra non resterà riparo. A te, che per l’altrui sciagura non provi dolore, non può esser dato nome di Uomo”. Saadi di Shiraz, 1203 – 1291
Rimaniamo Umani.
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